Signori Azionisti
Sig. Presidente
Signori del Consiglio di Amministrazione
Sig.Amministratore Delegato E Direttore Generale,
a nome dell’Associazione Piccoli Azionisti Cariasti che ho l’onore di presiedere, e mio personale, porgo i più cordiali saluti a tutti i presenti.
Anche quest’anno intervengo per esprimere gli apprezzamenti di questa Associazione per i positivi risultati raggiunti dalla C.R. Asti e dall’intero Gruppo testè illustrati dal Sig. Presidente, nonostante non sia scemata, ma solo timidamente attutita, la crisi economica globale che ha caratterizzato gli ultimi anni appena trascorsi.
Due sono in particolare gli eventi più signifi cativi ed apprezzabili che si sono verificati nel corso dell’esercizio 2015: l’aumento di capitale che ha consentito alla banca di rafforzare e consolidare I propri indici patrimoniali, ed in secondo luogo l’acquisizione del pacchetto di controllo della società Pitagora, specializzata nei finanziamenti contro cessione del V° dello stipendio, con cui la Banca ha ampliato la propria area di businnes nella prospettiva di futuri ulteriori ricavi.
La C.R. Asti dunque, in base ai positivi risultati conseguiti, ha proposto la distribuzione di un dividendo di euro 0,30 per azione, in linea con quanto distribuito l’anno precedente e di ciò possiamo ritenerci soddisfatti, condividendo nel contempo la prudente politica adottata dal Consiglio di Amministrazione di cospicui accantonamenti di fondi alle varie riserve ed a copertura di diversi rischi.
D’altro canto, ci si può rammaricare per la recente flessione del valore dell’azione, seppure contenuta (più esattamente, possiamo dire “molto contenuta”, rispetto a quella lamentata da molte altre banche nazionali), flessione però addebitabile, principalmente, a tre fattori esogeni alla banca, la quale, forte di una consolidata patrimonializzazione, si è sempre dimostrata sensibile ai bisogni esternati dalle famiglie e dalle imprese, particolarmente quelle di piccole e medie dimensioni.
E quindi, ai numerosi soci che mi hanno interpellato all’inizio dell’anno manifestando la loro preoccupazione per la caduta di fiducia nel sistema bancario, già indebolito dall’ammontare delle sofferenze conseguenti alla globale crisi economica, ho precisato quali fossero i tre fattori, e precisamente:
il tracollo delle famose 4 banche (Etruria,Marche, Ferrara ecc);
l’entrata in vigore della legge sul bail-in;
lo sconcerto conseguente a certe informazioni trasmesse dai media in modo superfi ciale ed equivoco (come, in particolare, nel caso della nostra Banca, in occasione del cartello apparso durante la nota trasmissione di “Ballarò” del 19 gennaio u.s. e intitolato “altre banche a rischio”).
Tutti questi accadimenti hanno singolarmente inciso sul rapporto di fiducia che unisce i clienti alle banche, determinando una sia pur contenuta flessione anche del valore dell’azione della Cassa di Risparmio di Asti Spa, per altro poi, già in parte riassorbita dal mercato interno.
Per il primo aspetto (tracollo 4 banche), come è noto, è ora in corso di approvazione un tardivo provvedimento governativo volto a reperire le risorse economiche sufficienti per rimborsare una gran parte degli investitori in obbligazioni subordinate al fine di tranquillizzare con essi, almeno si spera, anche i restanti clienti dell’intero sistema bancario.
Il secondo fattore, la legge sul bail-in, creata per stabilizzare il sistema bancario ma entrata in vigore improvvisamente, senza una preventiva idonea informativa ed applicabile persino in via retroattiva, è quello che forse ha creato il maggior sconcerto fra i clienti delle banche.
Essa prevede il meccanismo di salvataggio di una banca in difficoltà, dall’interno (in contrapposizione al bail – out o salvataggio dall’esterno, ad esempio, da parte dello Stato).
In caso di dissesto di un istituto di credito, a pagare saranno gli investitori con un ordine preciso:
prima gli azionisti
poi gli obbligazionisti subordinati
poi gli obbligazionisti senior.
solo in seguito posso essere intaccati i depositi, ma sopra i 100 mila euro.
Mi permetto ribadire in questa sede la personale opinione che trattasi di una legge che viola l’Art. 47 della Costituzione e contrasta con l’art. 1834 del c.c. in tema di depositi bancari.
Non mi addentro oltre nell’argomento, non essendo questa la sede propria: termino queste riflessioni citando volentieri il giudizio espresso solo la settimana scorsa dal Governatore della Bankit Visco il quale, in riferimento alla legge sul bail-in, ha dichiarato, tra le altre critiche, che: “uno strumento creato per limitare le conseguenze di una crisi, non può creare le premesse per metterla in atto”.
Auspichiamo al riguardo che la costituzione di un possente Fondo di Investimento privato denominato ATLANTE (partecipato dalle più grosse Banche Italiane, come, ad es. I.B. San Paolo, Unicredit, Fondazione Cariplo, Cassa DD.PP., MPS, ed anche la nostra Banca C.R.Asti), con il duplice scopo di:
sostenere le banche italiane nelle proprie operazioni di ricapitalizzazione;
favorire la gestione dei crediti in soff erenza c.d. Junior (i meno garantiti), possa aiutare la stabilizzazione di tutto il sistema.
Attendiamo dunque serenamente l’attuazione dei citati nuovi provvedimenti, nella speranza che si ricostituisca il clima di fiducia banca-cliente, cliente-banca, quale presupposto indispensabile per il riprezzamento dei nostri investimenti nel settore.
Circa l’equivoco in cui la RAI è incorsa durante la trasmissione citata, come è già noto per quanto apparso sulla stampa locale, questa Associazione si è autonomamente unita alla decisa azione già intrapresa dalla Banca chiedendo a sua volta alla RAI, tramite mandato conferito all’Avv. Aldo Mirate di Asti, una adeguata ed immediata rettifica, a salvaguardia dei diritti patrimoniali e non, che potevano essere stati lesi, di riflesso, dalla sconsiderata propalazione di notizie infondate ai danni della Cassa di Risparmio di Asti: orbene, con nostra grande soddisfazione, abbiamo potuto udire in chiusura della trasmissione di Ballarò di ieri sera, la lettura di un comunicato di rettifica che ha accolto le giuste rimostranze della Cassa e della nostra Associazione.
Quanto alla nostra richiesta di rafforzamento della rappresentanza di questa Associazione con la nomina in seno al CdA della Cassa di Risparmio di Asti di un altro suo associato, prendiamo atto della drastica riduzione del n.ro dei suoi componenti deliberato dal Socio di riferimento Fondazione C.R. Asti, fortemente attesa dall’Organo di Vigilanza, riduzione che ne ha, al momento, con ogni probabilità, impedito l’accoglimento.
Ebbene, Signor Presidente della Fondazione C.R. Asti, questa associazione ritiene del tutto legittima tale sua richiesta in forza di un azionariato diffuso che, per quanto giuridicamente ancora non riconducibile ad un unico soggetto, tuttavia rappresenta pur sempre di fatto, oltre il 48% del capitale sociale della C.R. Asti, capitale al quale tante migliaia di piccoli risparmiatori hanno partecipato investendo parte dei propri risparmi: il recepimento di tale istanza dimostrerà che ad essi, finalmente, sarà stata riconosciuta la considerazione e la visibilità che meritano.
Ci permettiamo dunque insistere con decisione, perché essa sia tenuta in reale considerazione alla prima occasione utile.
Vorrei ancora aggiungere l’apprezzamento di questa Associazione per la campagna pubblicitaria iniziata con la RAI: mi è personalmente capitato, almeno in tre successive occasioni, di udire dal giornalista di Radio- RAI, la lettura di un breve spot pubblicitario che invita l’ascoltatore a diventare cliente del Gruppo C.R. Asti: si tratta certamente di un’ottima iniziativa, gratificante e gradita per ogni suo socio e perciò, a nome loro, ringrazio il Consiglio di Amm.ne e l’Amministratore Delegato, per averla autorizzata.
Detto ciò, concludo il breve intervento esprimendo l’assenso di questa Associazione, all’approvazione del Bilancio d’esercizio 2015, nei termini proposti dal Presidente della C.R. Asti dr. Aldo Pia, ringraziando per tutto l’operato
l’intero C.d.A.
il Collegio Sindacale
ed in modo particolare
l’Amm.re Delegato e Direttore Generale dr. Carlo Demartini con la sua Dirigenza e con il Personale tutto.
Marrandino Pier Franco
Presidente Associazione Cariasti
Asti, 27 aprile 2016
Assemblea ordinaria della Cassa di Risparmio di ASTI SPA.